“Le elaborazioni digitali di Piero Campanini si imperniano sul senso di Sospensione, sulla percezione del Bilico e sulla consapevolezza del Transito verso un indefinito altrove, il loro immaginario di fondo è quello di un surrealismo rivisitato secondo i principi dell’era digitale. La tecnologia può essere al servizio dell’inconscio, può raccontare con esattezza quel che è inafferrabile nei sogni, può evocare con precisione il senso di miraggio e di vertigine che contraddistingue l’attività onirica. Cubi, parallelepipedi, sfere, piramidi: l’onirismo di Campanini si nutre di geometria solida abitata da una figura femminile dai lineamenti rigorosi, fin quasi severi, la cui collocazione nell’immagine risponde a criteri di scrupolosa simmetria e rende accessibile l’inconscio."
-- Roberto Borghi, storico e critico d'arte --
"Piero Campanini's digital elaborations focus on the sense of Suspension, the perception of the pivot and the awareness of the transit towards an indefinite elsewhere, their underlying imagery is that of a surrealism revisited according to the principles of the digital age. Technology can be at the service of the unconscious, it can tell with exactitude what is elusive in dreams, it can evoke precisely the sense of mirage and vertigo that characterizes the dreamlike activity. Cubes, parallelepipeds, spheres, pyramids: Campanini's oneirism feeds itself with solid geometry inhabited by a female figure with rigorous, almost severe features, whose placement in the image meets criteria of scrupulous symmetry and makes the unconscious accessible".
- Roberto Borghi, art critic and historian --
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